Le nostre terapie

Odontoiatria Estetica

L'odondoiatria estetica è la branca dell'odontoiatria che si occupa di migliorare il sorriso. Un bel sorriso  non è solo una questione estetica, un sorriso bello è prima di tutto funzionale e sano. Rientrano quindi nell'odontoiatria estetica tutte quelle prestazioni atte a risolvere le problematiche del cavo orale che spaziano dal trattamento delle gengive (parodontologia), all'occlusone (gnatologia), alle faccette dentali per risolvere inestetismi ed usure degli incisivi (protesi), lo sbiancamento, finalizzato a risolvere discromie dovute a fattori esterni o congeniti, o all'ortodonzia invisibile se risulta necessario "raddrizzare" i denti.

 

Per poter migliorare il sorriso è fondamentale quindi effettuare una corretta diagnosi. Durante la prima visita verranno eseguite foto professionali mediante Reflex per poter mostrare al paziente le criticità e le problematiche da correggere e curare. Le foto saranno poi estremamente utili per poter effettuare un confronto prima e dopo le cure.

 

Di seguito le domande più comuni riguardanti l'odontoiatria estetica.

In che modo posso migliorare il mio sorriso?
Non esiste un'unica soluzione valida per tutti, eseguita una corretta prima visita e diagnosi esistono diverse soluzioni che si posso percorrere.
Cosa sono le faccette?
Le faccette dentali sono delle protesi altamente estetiche in ceramica (disilicato di litio) estremamente sottili che si cementano in modo definitivo sulla superficie esterna del dente
Le faccette sono invasive? Rovinano il dente?
Attualmente la ricerca merceologica è riuscita a fornici dei materiali estremamente estetici e resistenti, la preparazione risulta quindi minimale, a volte non è nemmeno necessaria e si possono eseguire delle faccette definite additive.
Le faccette possono distaccarsi?
Se correttamente eseguite e cementate, le faccette sono protesi definite e vengono garantite per una durata assimilabile a tutte le altre protesi
Lo sbiancamento rovina i denti?
Lo sbiancamento dentale professionale è una metodica sicura e può essere ripetuto nel tempo.

Implantologia

Per Implantologia si intendono tutte le tecniche atte a ripristinare la corretta dentatura e masticazione ove si renda necessaria l'avulsione (estrazione) e non sia più possibile mantenere uno o piu' denti.

 

Il ripristino della precedente conformazione dentale avviene tramite l'inserimeto di una protesi dentatria collegate ad una o piu' viti in titanio inserite nell'osso mandibolare o mascellare.

 

Esistomo due tecniche per l'inserimento degli impianti:

⦁  Sommerso: la vite in titanio viene inserita nell'osso la gengiva viene suturata per il tempo necessario ad una corretta integrazione ossea. Successivamente viene eseguita una piccola incisione della gengiva per permettere l'inserimento della vite di guarigione, preparatoria alla protesi definitiva.

⦁  Transmucoso: a vite in titanio viene inserita nell'osso e lasciata attraverso la gengiva per il tempo necessario ad una corretta integrazione ossea o direttamente insertita con la protesi dentaria in modo provvisorio od, in alcuni casi, definitiva.

 

Gli impianti sono realizzati in titanio, materiale biocopatibile. Quando si parla di rigetto, termine incongruo essendo il materiale biocopatibile, in realtà si intende l'insorgenza di una mancata osteointegrazione, situazione che si può presentare in una piccola percentuale dei casi. Qualora si presenti questa situazione è possibile semplicemente sostituire l'impianto con uno di dimensioni maggiori.

 

Per gli impianti, come per i denti naturali se non vengono rispettate le normali manovre di igiene domiciliare ed i controlli annuali professionali, possono andare incontro alla perimplantite, che alla pari della malattia parodontale porta alla distruzione dell'osso attorno all'impianto.

 

È importante anche sapere che il fumo ed il diabete non controllato possono avere un'influenza negativa alla comparsa dell'osteointegrazione.

 

Quando le condizioni lo permettono è possibile inoltre eseguire l'inserimento degli impianti attraverso una metodica computer assistita, senza l'esecuzioni di lembi (incisioni e di conseguenza punti di sutura) con una notevole riduzione dei fastidi post operatori e l'inserimento contestuale delle corone.

 

Gli impianti inseriti vengono tutti certificati attraverso un passaporto impiantare consegnato al paziente al termine della seduta.

 

Di sequito le domande più frequenti riguardanti la parodontologia.

 

Esiste il rigetto?

Il Titanio, il materiale con cui sono fabbricati gli impianti, è assolutamente bio compatibile, il rigetto non è quindi possibile. Si parla invece di fallimento implantare in quei casi in cui l'impianto non si osteointegra (2% dei casi), risulta sufficiente sostituire l'impianto per ottenere una nuova osteointegrazione.

Posso fumare dopo l'intervento?

Il fumo è uno di quei fattori che potrebbe aumentare la percentuale di fallimento implantare, è assolutamente sconsigliato fumare per alcune settimane.

Ho l'osteoporosi, posso ugualmente mettere un impianto?

L'osteoporosi non è una controindicazione mentre invece potrebbero essere alcuni farmaci assunti per la cura come i bifosfonati.

Assumo la cardioaspirina, la devo sospendere per l'intervento?

La cardioaspirina influisce poco sul rischio di emorragie, normalmente non è indicato sospenderla senza il consenso del cardiologo.

Assumo il cumadin, devo sospenderlo?

Il cumadin, come altri dicumarolici, andrebbero sostituiti con l'eparina per qualche giorno, sempre sotto il consenso del cardiologo.

Si può mettere subito il dente (la corona) dopo l'intervento?

Quando è possibile inserire l'impianto con una stabilità primaria elevata ( la stabilità dell'impianto appena inserito) in alcuni casi è possibile applicare subito una corona provvisoria (carico immediato).


Paradontologia

La parodontologia e' una delle branche più importanti dell'odontoiatria e che si occupa delle patologie riguardanti il parodonto, l'insieme dei tessuti che assicurano la stabilità del dente e che è composto da:

 

  • Cemento radicolare: il tessuto che ricopre la parte esterna della radice del dente.
  • Osso alveolare: la porzione di osso su cui è inserito il dente.
  • Legamento parodontale: l'insieme dei legamenti che si estendono dal cemento radicolare fino all'osso alveolare ed hanno il compito di legare il dente all'osso.
  • La Gengiva: il tessuto rosa che circonda l'osso alveolare.

 

Si stima che al giorno d'oggi circa dieci milioni di Italiani soffrono di malattie parodontali; queste malattie si manifestano tramite due principali insorgenze:

 

  • Gengivite: Infiammazione marginale della gengiva, che si presentano arrossate, doloranti e sanguinanti. Manifestazione reversibile ma che se trascurata potrebbe evolvere nella malattia parodontale.
  • Malattia parodontale o parodontopatie: comunemente nota come piorrea, è una malattia cronica su base batterica che causa la distruzione dei tessuti circondanti il dente creando una tasca parodontale o una recessione.

 

La malattia parodontale inizialmente essendo asintomatica potrebbe essere trascurata, bisogna allora insospettirsi e ricorrere ad una visita se si presentano i seguenti segni:

 

  • Sanguinamento gengivale persistente
  • Alitosi ( comparsa di alito cattivo)
  • Ipersensibilità dentinale
  • Abbassamento delle gengive (recessioni)
  • Mobilità, anche minima
  • Gonfiore in prossimità del margine gengivale

 

La prevenzione delle malattie parodontali prevede metodiche mirate principalemnte alla riduzione della carica batterica, rimozione della placca e tartaro, levigature, curettage a cielo coperto (senza l'esecuzioni di incisioni sulla gengiva) o chirurgiche.

 

Recentemente il LASER si è inserito come un importante ed efficace strumento per ridurre nel minor tempo possibile la carica batterica e ridurre la profondità delle tasche.

 

Se uno o piu' denti vengono definitamente compromessi a seguito di un ritardato intervento, dopo aver ridotto la carica batterica ed aver arrestato l'evoluzione della malattia parodontale, si puo' far ricorso all'implantologia per riprestinare la situazione dentale precedente senza la riduzione o modifica dei denti adiacenti.

 

Di sequito le domande più frequenti riguardanti la parodontologia.

Cos'è la piorrea?

La piorrea è un termine desueto per identificare la malattia parodontale, che se trascurata porta alla distruzione del parodonto, tessuto di sostegno del dente con la conseguente mobilità.

Mi sanguinano le gengive, mi devo preoccupare?

Il sanguinamento delle gengive è conseguente alla presenza di placca e tartaro, spesso è indice di una semplice gengivite, risolvibile con una seduta di igiene professionale. È consigliabile una visita se oltre al sanguinamento si dovessero presentare altri segni quali alito cattivo, sensibilità, mobilità, ascesso gengivale.

Spesso sento di avere l'alito cattivo, cosa posso fare?

L'alito cattivo (alitosi) è indice della presenza di batteri, spesso è sufficiente spazzolare bene la lingua. Se dopo una accurata igiene risulta ancora presente un odore pungente è consigliabile eseguire una visita per scongiurare la presenza della malattia parodontale.

Non riesco più a mangiare un gelato o a mangiare cibi troppo caldi. Si può fare qualcosa?

Se non sono presenti lesioni cariose, potrebbe essere un indice della presenza di recessioni o lesioni al colletto (la porzione di dente più vicina alla gengiva). Una volta identificata la causa è sempre possibile intervenire per migliorare la sintomatologia. Oggi è possibile ridurre la sensibilità grazie all'uso del laser, anche solo una applicazione potrebbe essere risolutiva.

Quante volte devo lavarmi i denti?

I denti vanno lavati dopo ogni pasto principale. È bene aspettare almeno mezz'ora se si assumono sostanze acide per permettere alla saliva di annullare l'acidà grazie all'effetto tampone. Almeno una volta, preferibilmente la sera bisognerebbe dedicare più tempo all'igiene, con l'aiuto del filo interdentale. È importante ricordare che la placca si trasforma in tartaro dopo 24 ore.


Il filo interdentale non riesco a passarlo, posso usare un collutorio in alternativa?

Purtroppo, nonostante le pubblicità vorrebbero farci credere diversamente, l'unico modo per rimuovere la placca tra un dente e l'altro è attraverso l'uso del filo interdentale o scovolini per spazi maggiori o in presenza di protesi. Con le giuste indicazioni è possibile acquisire la manualità corretta per passare il filo.

È meglio lo spazzolino elettrico o quello manuale?

Se usato correttamente lo spazzolino manuale risulta sufficiente per una corretta igiene domiciliare. Lo spazzolino elettrico, eseguendo alcuni movimenti in modo automatico e con una velocità maggiore, riesce in genere a rimuovere più placca. È utile ricordare che bisogna intervenire sulla rimozione della placca, patina superficiale facilmentente rimovibile su cui si depositano i batteri che se non rimossa si trasforma in tartaro per la precipitazione degli ioni calcio presenti nella saliva dopo 24 ore.

Mi si sono ritirate le gengive, ho la piorrea?

Non sempre una recessione gengivale è un indice di malattia parodontale, può essere anche un segno di una scorretta tecnica di spazzolamento o conseguenza di una malocclusione perla posizione del dente troppo esterna.

Quante volte va eseguita l'igiene professionale?

L'igiene professionale viene consigliata 2 volte all'anno, anche se viene poi stabilito individualmente a seconda dello stato parodontale del paziente. In alcuni casi può essere eseguita anche ogni 3 mesi.

Ho sentito parlare del laser, a che serve?

In parodontologia il laser è utile per ridurre la carica batterica all'interno delle tasche parodontali e per attivare la rigenerazione cellulare. È del tutto indolore e viene usato in concomitanza con le levigature parodontali.


Conservativa

L'odontoiatria conservativa è una branca dell'odontoiatria restaurativa che si occupa della cura dei denti compromessi principalmente dalla carie ma anche in seguito ad altri fattori come abrasioni o fratture.

Quando il processo carioso viene correttamente intercettatto è possibile effettuare un'otturazione in composito, materiale altamente estetico e duraturo, con un "sacrificio" di tessuto dentinale minimo. Quando invece si arriva troppo tardi, la carie può andare a compromettere la vitalità del dente causando un'infiammazione irreversibile della polpa (pulpite) e la successiva necrosi provocando dolore ed il rischio che possa sopraggiungere un ascesso dentale, una fistola od una lesione periapicale.

E' quindi fondamentale eseguire visite periodiche associate ad igiene professionale per poter effettuare prestazioni mini invasive ed appunto...più conservative.

 

Rientrano nella conservativa le seguenti prestazionii:

 

  • Otturazioni: si limitano alla rimozione della carie e ricostruzione con materiali compositi.
  • Intarsi: quando la porzione del dente compromessa interessa più superfici e soprattutto una cuspide, una otturazione in composito non risulta più sufficiente e si ricorre all'intarsio. un manufatto protesico realiazzato dall'odontotecnico, dopo una opportuna preparazione e presa d'impronta con scanner e cementato in una seconda seduta.
  • Cure canalari: qualora il processo carioso si sia esteso fino a compromettere la vitalità del dente si rende necessaria la cura canalare (devitalizzazione), che consiste nella rimozione della componente organica del dente (polpa e fascio vascolo-nervoso) e la successiva otturazione del lume canalare mediante guttaperca o materiale bioceramico. Un dente devitalizzato nel tempo può disidratarsi, divendo più fragile, risulta quindi necessaria la ricopertura del dente (capsula o corona)

 

Tutta la cura conservativa viene svolta sotto ingrandimenti e con l'ausilio della diga per poter garantire un corretto isolamento del dente dal resto della bocca e garantire una maggiore durata alle prestazioni. L’umidità infatti va ad inficiare il legame chimico che lega le otturazioni in composito al dente, inoltre l'isolamento risulta importante anche per prevenire ingestioni accidentali di materiali.

 

Di seguito le domande più frequenti riguardanti la conservativa.

Perché bisogna curare una carie anche se non fa male?

Rimuovere una carie quando l'estensione è limitata richiede la rimozione di una ridotta porzione di tessuto dentale. Attendere potrebbe comportare il rischio di una cura canalare con la compromissione della vitalità del dente. Intervenendo tempestivamente si riducono i tempi ed i costi a totale beneficio della salute orale.


Un dente devitalizzato si può cariare?

Certamente, la carie colpisce il tessuto dentinale ed una cura canalare rimuove solamente il tessuto pulpare.

Perché un dente devitalizzato deve essere ricoperto con una corona?

Il dente è composto da tanti piccoli tubuli con all'interno i prolungamenti citoplasmatici delle cellule presenti all'interno della polpa. Il dente perdendo la vitalità con la rimozione della polpa, il liquido contenuto all'interno dei canalicoli si perde ed il dente diventa più rigido, aumentando di conseguenza il rischio di fratture.

Quando e perché una carie può far male?

Più la carie colpisce la dentina avvicinandosi alla polpa, più gli stimoli termici, attraverso i tubuli possono stimolare il nervo evocando fastidi.

A cosa serve la diga?

La diga è utile per isolare correttamente il dente dal resto della bocca. Si riduce il rischio di contaminazione da parte della saliva, ricca di batteri, durante una cura canalare o il rischio che l'umidità della saliva possa alterare il legame chimico durante una otturazione in composito. Inoltre la diga evita il rischio di ingestione accidentale di materiali odontoiatrici durante la seduta. Comunemente mi viene chiesto se è una nuova invenzione, in realtà è presente nell'odontoiatria fin dalla fine dell'800 eppure viene ancora poco usata nonostante tutti gli studi clinici vengano eseguiti attraverso l'uso della diga di gomma.

Che durata hanno le otturazioni bianche ( in composito)?

Le otturazioni in composito, grazie all'evoluzione dei materiali, se eseguite sotto diga, hanno una durata molto alta, paragonabile a quella di un'otturazione in amalgama.

Che differenza c'è tra un intarsio ed una otturazione?

Quando la carie va a colpire anche una cuspide (la porzione del dente utile per triturare i cibi) conviene eseguire un intarsio; dopo aver effettuato la preparazione, si prende un'impronta e poi viene cementato in bocca. Essendo costruito dal tecnico attraverso la cottura in forno, il materiale risulta più resistente alla masticazione.


Le amalgame (otturazioni metalliche) vanno sempre sostituite?

Le amalgame se ancora perfettamente conservate non è necessario sostituirle se non solo per motivi estetici, eventualmente andrebbero sempre rimosse sotto diga (foglio di gomma) e aspiratore chirurgico per minimizzare il rischio di ingestione o inalazione del mercurio presente all'interno delle amalgame.

Le otturazioni scure metalliche (in amalgama) sono tossiche?

Le amalgame contengono diversi elementi tra cui il mercurio. La tossicità del mercurio è stata dimostrata in diversi studi ma ce ne sono altrettanti che invece provano che la quantità di mercurio rilasciata nell'organismo attraverso l'ossidazione è minima ed inferiore al mercurio che assumiamo attraverso i cibi. La rimozione dell'amalgama è consigliabile solo se l'otturazione mostra una infiltrazione cariosa, poichè alla rimozione verrebbe rilasciato più mercurio, risulta quindi indispensabile l'uso della diga di gomma e l'aspiratore chirurgo per minimizzare il rischio di assunzione di mercurio.


Gnatologia

La Gnatologia e' lo studio dell’occlusione dentale e dei disturbi ad esso associati. La mandibola è l’unico osso del corpo umano che fa riferimento a due articolazioni contemporaneamente per potersi muovere, ne consegue che, se non ben bilanciata, possano insorgere diverse problematiche.

 

Una malocclusione puo' infatti portare ad un movimento mandibolare scorretto e quindi generare tensioni muscolari con ripercussioni sia sul sistema nervoso che posturale.

 

Tutti siamo asimmetrici, fortunatamente abbiamo dei meccanismi di compenso, ma quando non risultano più sufficienti si entra nella patologia. La soluzione è apparentemente semplice, si può prescrivere un BITE, Sì ma quale bite?

 

Ne esistono di diversi tipi ma l’ORTOTICO e' l’unico che può essere costruito sulla base di dati certi e ripetibili acquisiti attraverso un macchinario di nome KINESIOGRAFO.

 

La struttura muscolare della mandibola del paziente viene prima fatta rilassare attraverso la T.E.N.S. (Stimolazione Elettrica Neuromuscolare Transcutanea) in modo da poter registrare la sua posizione e movimento in assenza di eventuali tensioni.

 

I movimenti dell'apertura e chiusura della mandibola vengono poi registrati tramite il KINESIOGRAFO e analizzati in base all'Occlusione Neuromuscolare (teoria operativa gnatologica che incentra la sua attenzione, sulla componente muscolare dell’apparato stomatognatico)

 

L'ortotico viene infine costruito in modo da compensare la differenza fra il movimento mandibolare attuale e quello corretto.

 

Ove possibile, anziché l'ortodico, si può fare utilizzo di terapie ortodontiche per il ripristino di una corretta chiusura dentale.

Come mai al mattino mi sveglio con i muscoli del viso stanchi?
Tensioni muscolari a carico dei muscoli quali massetere e temporale sono un sintomo di una parafunzione notturna come il bruxismo od il serramento.
Mio figlio di 8 anni digrigna i denti la notte, è preoccupante?
Assolutamente no, è un processo fisiologico legato allo sviluppo del massiccio facciale
Sento un click da qualche tempo, al momento non ho dolore, devo prendere provvedimenti?
Il click è riconducibile al rumore del disco articolare dell' articolazione temporo mandibolare (ATM) che viene espulso in seguito ad una posizione non corretta del condilo. Anche in assenza di dolore è consigliabile eseguire un bite per evitare che possa presentarsi una degenerazione artrosica dell'articolazione
Quanto va portato il bite?
A seconda del tipo di bite e di conseguenza della problematica diagnisticata, il bite va portato o solo di notte o tutto il giorno esclusi i pasti
Come va pulito il bite?
E' consigliabile pulire accuratamente il bite con appositi spazzolini (senza utilizzare mai il dentifricio) e compresse specifiche. In alternativa è possibile utilizzare un sapone neutro. Non va mai usata acqua calda

Ortodonzia

Per Ortodonzia, proveniente dal greco antico significa orthos (corretto) e odus (dente), si intende lo studio del corretto allineamento dentale e delle tecniche correttive usate per porre rimedio ad eventuali anomalie.

 

L'ortodonzia è etremamente utile non solo per risolvere problematiche estetiche ma anche funzionali. Una occlusione errata può comportare un incorretto movimento mandibolare che potrebbe generare tensioni muscolari con serie ripercussioni sia sul sistema nervoso che posturale.

 

Ci sono due tecniche correttive principali utilizzate in Ortodonzia:

 

  • Tradizionale: tramite apparecchio fisso con bracket metallici od estetici in ceramica ed arco in Nichel-Titanio, coadiuvato, all'occorrenza, da miniviti ortodontiche.
  • Invisibile: tramite l'utilizzo di allineatori trasparenti Invisalign certificati. Metodica assolutamente invisibile, massimizzando il confort e l'estetica con risultati prediscibili e garantiti.

 

Nei pazienti piu' giovani e nell'eta' dello sviluppo l'Ortodonzia è fondamentale come prevenzione ad eventuali deviazione nella cresita sia della mascella che della mandibola. Si effettua quindi una terapia intercettiva mediante l'uso di dispositivi elastomerici, con l'obiettivo di ottimizzare al meglio la permuta dentaria evitando quindi di dover ricorrere all'apparecchio fisso in età adolescenziale.

 

Di seguito le domande più frequenti riguardanti l'Ortodonzia.

A che età è consigliabile mettere l'apparecchio?

A seconda delle problematiche spesso è possibile intervenire anche a 4 anni con semplici apparecchi funzionali che riescono ad intercettare e risolvere problematiche spesso di difficile risoluzione se trattate più tardi.

È possibile effettuare una cura ortodontica anche da adulti?

Certamente, è possibile effettuare un trattamento ortodontico a qualsiasi età, devono comunque essere assenti malattie parodontali in fase attiva.
Cosa si intende per ortodonzia invisibile?

L'uso di dispositivi estetici quali gli allineatori (mascherine) o l'uso dell'apparecchio linguale, posizionato sul versante interno del dente.

Quali sono le accortezze da utilizzare una volta messo l'apparecchio?

Bisogna curare l'igiene orale in un modo più scrupoloso. Sarebbe preferibile ridurre l'assunzione di cibi e bevande particolarmente dolci per ridurre il rischio di comparsa delle lesioni cariose. Evitare l'uso di gomme da masticare e cibi eccessivamente collosi per minimizzare il rischio di distacchi.

Una malocclusione può dare dei problemi?

Un affollamento ed una non corretta intercuspidazione dei denti può dare origine a cefalee e problematiche alla cervicale. Inoltre l'affollamento può rendere più difficoltose le normali manovre di igiene orale con il rischio di insorgenza della malattia parodontale.

L'apparecchio può dare dolore?

Normalmente i fastidi si limitano nelle primissime fasi quando è più attivo, ma è comunque assolutamente sopportabile, tant'è che viene portato senza problemi da tutti i bambini.


Pedodonzia

La pedodonzia (dal greco παῖς, παιδός: «bambino» + ὀδούς, ὀδόντος: «dente»), od odontoiatria pediatrica è una branca dell'odontoiatria che si prende cura dei nostri piccoli pazienti.

Essa si fonda sulle conoscenze di base fornite dalle scienze odontoiatriche, mediche e comportamentali, applicate alla situazione specifica di sviluppo - normale o patologica - del bambino, dalla nascita alla pubertà. Il dott. Arena Gilberto Maria, grazie alla esperienza maturata frequentando il reparto di pedodonzia del Fatebenefratelli Isola Tiberina, si prende cura da sempre dei piccoli pazienti che si rivolgono presso il nostro studio. E' importante cominciare fin da piccolissimi ad instaurare un rapporto di fiducia con l'odontoiatra. I bambini, se non condizionati negativamente, spinti dalla loro curiosità innata, vivono l'esperienza della prima visita come un gioco. Familiarizzare con l'ambiente odontoiatrico permette di poter intercettare problematiche ma soprattutto prevenirle con i giusti mezzi.

Per noi, vedere crescere i nostri piccoli pazienti, sempre con il sorriso migliore che si possa avere, ci riempie di orgoglio, soprattuto quando poi ci deliziano regalandoci le loro opere d'arte.

 

Di seguito le domande più frequenti riguardanti la Pedodonzia

A che età è consigliabile effettuare la prima visita?

La prima visita è consigliabile a partire dai 3 anni. In questo modo si da la possibilità al bambino di familiarizzare con l'ambiente odontoiatrico, si possono poi intercettare diverse problematiche che altrimenti richiederebbero più impegno. Infine risultano fondamentale impartire al bambino, attraverso il gioco, la cultura all'igiene orale.

È necessario curare una carie in un dente da latte (deciduo)?

Se il dente non è in prossimo alla permuta è assolutamente consigliabile curare i denti da latte per evitare che processi cariosi possano causare dolore al bambino o fastidiosi ascessi con la necessità di dover assumere antibiotici ed interventi più complessi. Se intercettate in tempo anche una carietta può essere trasformata in gioco in un bambino non condizionato da fattori esterni negativi nei confronti del mondo odontoiatrico.

Perché bisogna curare un dente da latte e non lo si può estrarre?

I denti decidui devono rimanere in bocca fino alla loro naturale permuta per poter minimizzare il rischio di problematiche ortodontiche dovute allo spostamento dei denti vicini a quello estratto.

Ho sentito parlare della pasticchette di fluoro, me le consiglia?

Diversi studi recenti hanno dimostrato che l'uso sistemico del fluoro attraverso l'assunzione delle pasticchette risulta poco efficace rispetto alla somministrazione topica ( contatto diretto con dente). Risulta quindi più utile l'uso di un dentifricio al fluoro specifico per bambini. In questo modo si minimizza anche il rischio di fluorosi.

Cosa sono le sigillature?

Attraverso una speciale vernice resinosa si chiudono tutte le fosse presenti sul dente, punti dove più facilmente origina la carie nei bimbi, riducendo quindi l'incidenza della carie.

Quando cadono i denti da latte (decidui)?

La permuta segue due fasi, la prima inizia a 5-6 anni e porta alla sostituzione di tutti gli incisivi (8 denti). È importante ricordare che contemporaneamente avviene l'eruzione del primo molare definitivo, non essendo accompagnato dalla perdita di un dente da latte viene spesso ignorato ed è il dente che più facilmente può andare incontro alla insorgenza della carie, da qui l'importanza della sigillatura. La seconda fase inizia a 8-9 anni e porta alla sostituzione dei molaretti e canini(12 denti).

Come mai il dente definitivo è più giallo del dente da latte?

E' semplicemente una differenza anatomica dovuta dalla composizione della dentina.

Perché durante la visita deve entrare solo il bambino?

Normalmente il bambino in presenza dei genitori è meno collaborante per richiamare l'attenzione dei genitori. Quando si trova da solo è più predisposto a seguire le indicazioni dell'odontoiatria che, con le giuste attenzioni, riesce a trasformare in gioco le normali procedure ottenendo l'attenzione del piccolo paziente.


Protesi

Per protesi si intendono tutte le riabilitazioni che necessitano di manufatti protesici, realizzati dall'odontotecnico dietro prescrizione del medico odontoiatra, per ripristinare la corretta masticazione dopo essere stata compromessa dalla perdita di uno o più elementi dentari.

 

Le protesi si divido in due categorie principali:

  • Protesi fisse: costituite da ponti su elementi naturali o impianti. Toronto, protesi totale avvitata su impianti
  • Protesi mobili: costituite da protesi totali o parziali in resina tradizionale o in nylon (Deflex, flessibili). Scheletrati

 

Attualmente, grazie all'evoluzione delle tecniche chirurgiche implanto-protesiche è praticamente sempre possibile inserire impianti anche quando sono presenti atrofie ossee importanti mediante tecniche rigenerative. La protesi mobile rimane comunque una valida alternativa quando per condizioni sistemiche è preferibile non procedere chirurgicamente.

I ponti sono protesi fisse?
Sì, il ponte è una soluzione protesica fissa e viene applicato su elementi naturali con un cemento definitivo o semi-definitivo su impianti
Per poter rimettere un dente che è stato estratto, conviene più un ponte od un impianto?
Da punto di vista economico le due soluzioni sono quasi sovrapponibili, Quando è possibile inserire un impianto è sempre preferibile in quanto non si vanno a preparare i denti adiacenti.

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